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No alla F1 nel sanguinario Bahrein

A Red Bull e alle altre squadre della Formula 1:

Vi chiediamo di dichiarare pubblicamente che quest'anno non gareggerete in Bahrein, perché il governo ha ucciso e ferito centinaia di persone innocenti che stavano difendendo i loro diritti. La vostra reputazione, insieme a quella della Formula 1, sarà danneggiata se premierete questo regime sanguinario.

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No alla F1 nel sanguinario Bahrein

Pubblicato il 2 giugno 2011
Red Bull si è costruita la reputazione di essere una bibita divertente e sportiva; ma da questo venerdì, insieme alle principali squadre della Formula Uno, potrebbe essere ricordata per aver sostenuto un governo che tortura e uccide i suoi cittadini. La F1 ha 24 ore per decidere se effettuare la gara - al momento rimandata - in Bahrein, uno degli stati mediorientali più brutali nella repressione contro i manifestanti.

Se Red Bull si rifiuterà di gareggiare in Bahrein, e le altre squadre la seguiranno, la gara di Formula Uno potrebbe essere cancellata, mandando così un segnale fortissimo allo spietato governo del Bahrein e inviando così il messaggio inequivocabile che il mondo non rimane indifferente davanti alle torture di stato. Già in passato i boicottaggi sportivi hanno influenzato altri regimi, come quello dell'apartheid in Sud Africa: possiamo riuscirci di nuovo.

Red Bull agirà soltanto se saremo in molti a chiedere insieme che il suo marchio e la sua reputazione non siano macchiati. Leviamo un grido fortissimo che gli aguzzini del governo del Bahrein non potranno silenziare, e chiediamo a Red Bull di non gareggiare in Bahrein quest'anno. Se 300.000 di noi firmeranno la petizione, Avaaz acquisterà inserzioni pubblicitarie per mandare il nostro messaggio ai dirigenti Red Bull. Ci rimane un solo giorno - firma ora!
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