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FERMIAMO LA STRAGE DEI CERVI NELL' APPENNINO REGGIANO

FERMIAMO LA STRAGE DEI CERVI NELL' APPENNINO REGGIANO

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Questa petizione è stata creata da Maria C. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Maria C.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Al Presidente della Provincia di Reggio Emilia GIAMMARIA MANGHI
Nel 1987 la Provincia di Reggio Emilia approva un progetto per la reintroduzione del cervo sul suo territorio; vengono così costruiti recinti per l’ambientamento, ricoveri e magazzini per il foraggio. Il reinserimento viene fatto in collaborazione con il Parco nazionale dello Stelvio e il costo è di 65 milioni di lire!
A distanza di quasi 30 anni i cervi non sono visti come elemento di valorizzazione del nostro territorio per attirare turisti, ma come richiamo per attrarre uomini armati pronti ad ammazzare.
Solo durante lo scorso anno venatorio sono stati abbattuti 269 cervi…. per non parlare del numero di caprioli, cinghiali e volpi uccisi ogni anno (in totale circa 7000)!!
L’attività venatoria messa in atto per abbattere queste povere creature prende il nome di “caccia di selezione”, è regolarmente autorizzata dalla Provincia ed è eseguita da assassini senza scrupoli (cacciatori.. così si definiscono) che fanno parte degli ATC del territorio reggiano.
Il meccanismo assurdo e perverso alla base di tutto ciò è semplice: si reintroducono gli animali in una determinata zona con l’intento di accrescere la biodiversità e di valorizzare il territorio senza pensare a conseguenze quali la riproduzione degli stessi e l’impatto sulla natura. Ovviamente non viene creata nessuna misura di tutela e sicurezza per le povere creature.
Successivamente si presenta il problema del sovrappopolamento e della difficoltà di gestione degli animali e, sottolineando solo episodi in cui gli animali creano “danno” alle persone o alle loro coltivazioni, si decide di correre ai ripari aprendo le porte alla caccia di selezione, utile solo agli ATC che introiettano denaro e possono così continuare a perpetrare crimini legali.
Ci si dimentica però troppo facilmente del fatto che, a causa del continuo ampliarsi degli insediamenti umani, anche a quote abbastanza elevate, gli animali sono costretti ad abbandonare i loro territori naturali per scendere a valle alla ricerca di cibo e riparo.
Ci rivolgiamo quindi al Presidente della Provincia per chiedere a gran voce che tutto questo SIA FERMATO e che questi “assassini autorizzati” siano interdetti dall’attività venatoria sia perché fautori di crimini indicibili sia perché autori della pubblicazione di immagini raccapriccianti riguardanti animali insanguinati, lesive per la sensibilità di chi ama e protegge i nostri fratelli animali!!!
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