Aggiorna le tue impostazioni dei cookie per utilizzare questa funzione.
Clicca "Consenti tutti" o attiva solo i "Cookie per pubblicità mirata"
Continuando, dichiari di accettare l' Informativa sulla Privacy di Avaaz, che spiega come possono essere usati e come sono protetti i tuoi dati.
Ho capito
Utilizziamo i cookies per analizzare come viene usato il sito e come supporto per fornire ai visitatori la miglior esperienza possibile. Trovi qui la nostra Informativa sui Cookie .
OK
Vittoria
Ce l'abbiamo fatta

Ce l'abbiamo fatta

Vittoria
1 persone hanno firmato. Arriviamo a
50 Sostenitori

Chiudi

Completa la tua firma

,
Avaaz.org protegge la tua privacy e ti tiene informato su questa e altre campagne simili.
Questa petizione è stata creata da educatori U. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
educatori U.
ha lanciato questa petizione diretta a:
I cittadini e gli Amministratori della Provincia di Bologna
Abbiamo raggiunto 664 firme, un ottimo risultato.
Grazie a tutti per la partecipazione.
Educatori Contro i Tagli

Educatori uniti contro i tagli

Chiediamo agli abitanti della Provincia di Bologna di sottoscrivere, tramite una raccolta firme, le seguenti richieste, che intendiamo sottoporre alle Amministrazioni del nostro territorio.
Vogliamo porre una serie di rivendicazioni da portare avanti in virtù dell’attuale situazione dei lavoratori e degli utenti dei servizi sociali.

Chiediamo una presa di posizione e di responsabilità alle amministrazioni pubbliche, di fronte a situazioni vergognose, che spesso vengono silenziosamente avallate. Una percentuale sempre maggiore di servizi educativi è gestita dal terzo settore attraverso appalti, contratti di servizio e accreditamenti, all’interno di un contesto di precarietà, che contraddistingue da sempre i lavoratori del privato sociale e gli utenti di questi servizi, per i quali l’estate è probabilmente il periodo più critico. Su questi soggetti si riversano le conseguenze delle trattative al massimo ribasso fra amministrazioni e cooperative. Attraverso la subalternità completa alle esigenze di risparmio degli enti committenti, assistiamo a una continua demolizione del sistema dei servizi sociali, in un circolo vizioso in cui a rimetterci sono i lavoratori, ma anche l'intera parte della cittadinanza che usufruisce di tali servizi, nei quali si assiste parallelamente o ad un calo della qualità o addirittura al taglio totale degli interventi.

Crediamo fermamente che la civiltà di una società si misuri dall'attenzione con cui si sostengono i bisogni dei soggetti più deboli, in un territorio storicamente attento a questi aspetti come quello bolognese, speriamo di poter innescare un'inversione di tendenza che porti a valorizzare questa cultura ed eviti il suo progressivo smantellamento.


Pubblicata (Aggiornata )