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Io pratico la Costituzione. L'ex Colorificio è proprietà collettiva

Io pratico la Costituzione. L'ex Colorificio è proprietà collettiva

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Questa petizione è stata creata da Fausto P. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Fausto P.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Sindaco di Pisa, Componenti della Giunta del Comune di Pisa, Consiglieri Comunali di Pisa

VERSO COMMON | PROPERTIES
LAVORO DIRITTI TERRITORIO
IL 20, 21 e 22 SETTEMBRE
PRESSO L'EX COLORIFICIO LIBERATO DI PISA.
(aggiornamenti su http://www.rebeldia.net )

Guarda il video
https://www.youtube.com/watch?v=99aJZwPG-HM&feature=youtu.be

Appuntamento il 20 settembre alle 9 sotto il Tribunale di Pisa
per l'udienza sul sequestro dell'Ex Colorificio.

La liberazione dell'Ex Colorificio è stato un atto collettivo, trasparente, a servizio della comunità. Davanti ad una crisi economica galoppante, ad un territorio e ad un ambiente sempre più consumato e cementificato, vedere decine di migliaia di metri quadrati lasciati al degrado è uno sfregio al senso comune ed alla responsabilità sociale e civile di ognuno di noi. Abbiamo scelto di non stare a guardare, riprendendoci uno spazio in decadenza per ridargli nuova vita, donandolo alla cittadinanza. Con l'Ex colorificio liberato è nato il Municipio dei Beni Comuni e con lui hanno trovato nuova linfa le tante pratiche di nuova socialità, di economia ecologica e solidale, di solidarietà sociale. Liberando l'ex-colorificio abbiamo voluto ridare dignità ad un luogo in decadenza in attesa di essere svenduto, per mano di una proprietà che ha scelto di ignorarne la sua funzione sociale, per sacrificarla all'interesse privato e speculativo.


A fianco della nostra esperienza politica si sono affiancati importanti giuristi italiani, che sostengono come la lotta contro lo sgombero dell'Ex colorificio toscano sia una battaglia che riguarda tutti, soprattutto nel veder garantito e praticato il concetto di utilità sociale di un bene, pubblico o privato che sia. L'iniziativa economica individuale e il suo possesso deve essere garantito, ma con precisi limiti che non contrastino con l'interesse generale di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Nel momento in cui l'interesse generale viene violato, diventa legittimo intraprendere tutte quelle azioni che dal basso ribadiscano e rivendichino l'esercizio di una funzione sociale di un bene per l'intera città.


Per tutti questi motivi vi chiediamo di sottoscrivere l'appello che segue, promosso da Paolo Maddalena vicepresidente emerito della Corte Costituzionale e sostenuto da importanti firme della società civile italiana, perchè soltanto agendo tutti insieme sarà possibile chiedere l'esproprio dell'area con l'obiettivo di ricollocarla al servizio dell'interesse generale, non cancellando ma preservando la grande esperienza di democrazia e di partecipazione collettiva del Municipio dei Beni Comuni che finora ha ridipinto una nuova stagione di partecipazione, a tutela dei diritti di tutte le cittadine e i cittadini.

IO PRATICO LA COSTITUZIONE.
l'EX COLORIFICIO E' PROPRIETA' COLLETTIVA
PETIZIONE POPOLARE AL SINDACO DI PISA

I sottoscritti cittadini
PREMESSO:

che i cittadini di un Comune, come si deduce anche dalla vigente legge comunale e provinciale, sono “parti costitutive” della “Comunità” insediata sul territorio comunale;

che, pertanto, l’esser “parte” di una “Comunità” implica l’individuazione di due “soggetti giuridici”: il “singolo cittadino” come “parte costitutiva” della “Comunità”, la “Collettività” come “l’insieme dei cittadini” insediati su un territorio;

che il “territorio comunale”, a sua volta, appartiene, nello stesso tempo ai singoli cittadini ed alla Comunità dei cittadini considerati nel loro complesso;

che, di conseguenza, l’azione di un cittadino, o di un “gruppo” di cittadini, nell’interesse esclusivo dell’intera “Comunità”, produce di per sé effetti giuridici;

che, l’Amministrazione comunale, deve conseguentemente esercitare i propri poteri di supremazia se ed in quanto l'operato di un gruppo di cittadini risponda all’interesse esclusivo della “Comunità”;

che, in particolare un “gruppo di cittadini” ha occupato in Pisa l’immobile dell’ex colorificio, a destinazione industriale, abbandonato da una Impresa dopo aver sfruttato per anni territorio e lavoratori, per costituire uno spazio sociale”, nel quale si svolgono regolarmente incontri culturali e corsi per l’avviamento all’artigianato, nonché iniziative per la diffusione di tecniche che limitano i consumi di materie prime, riutilizzando materiali abbandonati;

che detto operato da parte di un “gruppo” di cittadini, che hanno agito, si ripete, come “parti” della Comunità, nell’interesse di “ogni altro cittadino” pisano e nell’interesse “dell’insieme dei cittadini” ha confermato l’attuale destinazione dell’area in questione ovvero “area produttiva e servizi”.

che è interesse dell’intera cittadinanza pisana che questo luogo sia conservato per i suddetti fini di utilità generale;

che, di conseguenza, il Comune non può accedere alle richieste “speculative” di cambiamento della “destinazione economica” del bene in questione, da “uso produttivo e servizi ” a “uso abitativo”, il che peggiorerebbe ancora il peso antropico, che ha già superato ogni limite nella zona in questione, ed avverrebbe a discapito delle esigenze e dei bisogni della popolazione;

che il Comune ha l’obbligo di seguire i principi di “ordine pubblico economico” sanciti dall’art. 41 della Costituzione, secondo il quale, “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, nonché dall’art. 42 della Costituzione, secondo il quale la “proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”, che, nel caso non sarebbe certamente conseguita attraverso un cambio di destinazione volto a trasformare il luogo in questione in un immobile da adibire a scopo abitativo;

che, di conseguenza, il “diritto di proprietà privata”, che la Società Per Azioni vorrebbe far valere, non ha più fondamento giuridico, perché, a seguito dell’abbandono dell’attività produttiva, non persegue più la sua “funzione sociale”, ed è in contrasto con “l’utilità e la funzione sociale”, di cui ai citati articoli 41 e 42 della Costituzione;

che il Comune in questa situazione, ha l’obbligo di acquisire, anche formalmente, l’area in questione al patrimonio comunale confermando la destinazione a servizi,

che è estremamente opportuno dare la gestione di questa area al “gruppo di cittadini” che già esercita meritevolmente detta attività;

P.Q.M.

Chiediamo che vi facciate portatori di tutte le iniziative necessarie per l’acquisizione anche formalmente dell'area dell'ex Colorificio al patrimonio comunale confermando la destinazione d’uso a fini “produttivi e servizi” e demandando la gestione di detta area agli stessi cittadini che volontariamente già svolgono detta attività nell'interesse esclusivo della comunità cittadina.

Primi firmatari

Paolo Maddalena, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Ugo Mattei, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Luca Nivarra, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Maria Rosaria Marella, giurista, Costituente dei Beni Comuni
Enzo Scandurra, urbanista
Salvatore Settis, accademico dei Lincei
Marco Revelli, sociologo
Guido Viale, economista
Alberto Lucarelli, giurista
Livio Pepino, giurista
Agostino Petrillo, urbanista

Firme
Vittorio Agnoletto, Flare
Checchino Antonini, giornalista
Ciccio Auletta, per una città in comune (lista cittadinanza, Pisa)
Marco Balconi, DES Brianza
Bengasi Battisti, sindaco di Corchiano, associazione Comuni Virtuosi
Giuliana Beltrame, ALBA, circolo de Il Manifesto Padova
Marco Bersani, Attac Italia
Valeria Bochi, REES Marche
Paolo Cacciari, Associazione Decrescita
Marco Calabria, Comune-info
Gianluca Carmosino, Comune-info
Alberto Castagnola, Reset/Comune-info
Roberto Ciccarelli, giornalista de Il Manifesto
Lorenzo Coccoli, ricercatore filosofia Università Tor Vergata, Roma
Emmanuele Curti, ALBA, professore Università degli studi della Basilicata
Giuseppe De Marzo, giornalista ed attivista
Ornella De Zordo, perUnaltracittà (lista di cittadinanza, Firenze)
Marica Di Pierri, Asud/Reset
Monica Di Sisto, Fairwatch
Haidi Gaggio Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Francuccio Gesualdi, Centro Nuovo Modello di Sviluppo
Alfonso Gianni, Fondazione Cercare Ancora
Federica Giardini, Ricercatrice in Filosofia politica, Roma Tre
Laura Greco, Asud/Reset
Lorenzo Guadagnucci, Comitato Verità e Giustizia
Maurizio Gubbiotti, Legambiente
Monica Lanfranco, giornalista, Marea
Fabio Laurenzi, Cospe
Massimo Lauria, giornalista e regista
Cristiano Lucchi, Comunità delle Piagge di Firenze
Luca Martinelli, redattore Altreconomia
Angelo Mastrandrea, giornalista, Il Manifesto
Tomaso Montanari, docente di storia dell'arte Università di Napoli
Roberto Musacchio, Altramente
Grazia Naletto, Lunaria
Jason Nardi, Solidarius Italia
Ciro Pesacane, Forum Ambientalista
Martina Pignatti Morano, Un ponte per...
Anna Pizzo, giornalista
Matteo Pucciarelli, giornalista, La Repubblica
Pietro Raitano, direttore Altreconomia
Giovanna Ricoveri, studiosa di beni comuni
Marino Ruzzenenti, Fondazione Micheletti, Brescia
Annarita Sacco, ass. La Strada/Comune-info
Alessandro Santoro, prete della comunità delle Piagge di Firenze
Andrea Saroldi, esperto di economia solidale
Patrizia Sentinelli, Altramente
Gigi Sullo, giornalista
Massimo Torelli, libero pensatore
Riccardo Troisi, Comune-Info/Reset
Giuseppe Vergani, DES Brianza
Aldo Zanchetta, Fondazione Neno Zanchetta per i popoli indigeni latinoamericani
Alex Zanotelli, Missionario comboniano
Alberto Zoratti, Fairwatch
Luca Spadon Link-Coordinamento Nazionale Universitario
Federico Del Giudice- Portavoce Rete della Conoscenza
Roberto Campanelli- Coordinatore Nazionale Unione degli Studenti Claudio Riccio Voglio Restare
Lorenzo Zamponi Il Corsaro.info
Mario Pezzella Democrazia KM0
Marco Ricci per una città in comune (lista di cittadinanza Pisa)
Giuliano Giuliani, Comitato Piazza Carlo Giuliani
Florina Cazacu
Alessio Giannanti - Archivi della Resistenza Fosdinovo
Contratto Sociale GNU_FolK
Riccardo Rossi consigliere comunale Brindisi Bene Comune
Dino Pagliari, allenatore del Pisa Calcio
Giorgio Cremaschi, Fiom Cgil
Sergio Bellavita, Fiom Cgil
Antonio Tricarico, Re:common
Luca Manes, Re:common
Carlo Dojmi, Re:common
Caterina Amicucci, Re:common
Giulia Franchi, Re:common
Elena Gerebizza, Re:common
Bruno Ciccaglione, Seattle to Brussels Network
Paolo Berdini, Urbanista

Gian Luigi Ago (insegnante e musicista)
Dino Baudone (vicesindaco Lerici)
Roberto Bedini (consigliere comunale Ortonovo)
Andrea Campanella (scrittore)
Olivia Canzio (consigliera comunale Levanto)
Carla Carlini (architetto, gruppo Eddyburg)
Massimo Carosi (già presidente del consiglio comunale della Spezia)
Catia Castellani (insegnante)
Marina Ciceri (Magazzini del Mondo)
Simna Cossu (consigliera comunale La Spezia - Capogruppo Rifondazione comunista)
Luca Borghetti (cantante de Los Caimanos)
Chiara Bramanti (già assessore provinciale della Spezia)
William Domenichini (InFormAzione Sostenibile)
Piero Donati (già soprintendente per i beni culturali della Regione Liguria)
Fasce Rosse (Associazione volontari per l'alluvione ed il terremoto)
Alessandra Fava (giornalista)
Veruschka Fedi (consigliera / assessore comunale Lerici)
Martina Feola (giornalista)
Michele Fiore (consigliere capogruppo di maggioranza Lerici)
Claudio Frigerio (presidente AmbientalMente)
Irene Giacché (editore)
Marco Grondacci (giurista ambientalista)
Andrea Licari (comitato nessuna discarica in Val di Vara)
Massimo Lombardi (avvocato)
Paolo Magliani (giornalista Secolo XIX)
Mauro Maraschin (comitato scalinata Cernaia)
Massimo Marcesini (assessore Ortonovo)
Cesare Mussini (consigliere comunale Castelnuovo Magra)
Sergio Olivieri (già deputato, Rifondazione comunista)
Andrea Ornati (presidente consiglio comunale Lerici)
Paola Polito (Laboratorio internazionale del paesaggio)
Alessandro Poletti (Legambiente Val di Magra)
Diego Ravera (già presidente Circoscrizione 1, La Spezia Ovest)
Jacopo Ricciardi (Osservatorio sulla repressioni)
Salvatore Romeo (consigliere comunale Arcola)
Pierangelo Rosi (consigliere comunale Brugnato)
Stefano Sarti (vicepresidente Legambiente Liguria)
Antonia Torchi (docente universitaria)
Marco Ursano (giornalista e scrittore)
Paolo Varella (Legambiente La Spezia)
Dario Vergassola (comico)
Filippo Vergassola (coordinatore CG La Spezia)
Sara Zolesi (consigliera comunale Follo)
Giovanni Russo Spena
Marino Severini (cantante della Gang)
Luigi Fiori (comandante partigiano)
Mauro Servalli (Imperia Bene Comune)
Sandro Medici (Repubblica Romana)
Monica Pasquino (Repubblica Romana)
Emiliano Pampanelli (consigliere Comunale Prc di Perugia)




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