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al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Prof. Enrico Giovannini: Abolire il Contributo Minimale INPS

al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Prof. Enrico Giovannini: Abolire il Contributo Minimale INPS

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Questa petizione è stata creata da Filippo S. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Filippo S.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Riporto il testo della petizione lanciata qualche tempo fa dal network di commercialisti del sito "www.contipronti.it" (http://www.contipronti.it/petizione-per-abolire-il-contributo-minimale-inps.html):

“Oggi in Italia chi vuole avviare una nuova attività come commerciante o artigiano sa che ogni anno, indipendentemente dal fatturato che farà, dovrà pagare oltre 2.900 € allo Stato.
Questa è infatti la cifra che, al momento in cui scriviamo, corrisponde al contributo minimale INPS. L’importo di tale contributo è calcolato su un’ipotesi di reddito minimo di 14.552 € che, secondo lo Stato, ogni attività commerciale o artigianale dovrebbe certamente portare a casa in un anno.
Questo contributo obbligatorio ogni anno blocca migliaia di iniziative imprenditoriali sul nascere, in quanto chi vorrebbe tentare di avviare una nuova attività, non vuole correre il rischio di dover dare allo Stato un importo magari superiore a quello che riesce a guadagnare. E molte di queste porterebbero lavoro, esportazioni, entrate pubbliche.
Noi di Contipronti.it quasi ogni giorno, per il tipo di servizio che offriamo, sentiamo di giovani che rinunciano ad avviare la propria attività, o a mettersi in regola, a causa di quei quasi tremila euro che gli vengono chiesti a prescindere.

Per questo CHIEDIAMO L’ABOLIZIONE DEL CONTRIBUTO MINIMALE INPS.

Lo abbiamo già chiesto a novembre 2010 all'On. Luigi Casero del PdL e l'On. Alessia Mosca del PD, in occasione del Venture Camp di Mind the Bridge (minuto 45 e 19 secondi del video). E lo abbiamo chiesto di nuovo a maggio 2011 ad Antonio Mastropasqua, Presidente dell'INPS, nel corso di ItaliaCamp a Milano.
Ci riproviamo qui.

Il contributo minimale INPS è frutto di una concezione vecchia, per cui un’attività commerciale o artigianale di certo porta a casa quei mille euro al mese, altrimenti non avrebbe senso, e non ci si fida di chi ne dichiara meno.
Non tiene conto di un mondo che è cambiato e in cui un’attività di impresa viene lanciata in mezzo a tante altre cose, ad esempio lo studio, e non considera attività imprenditoriali nuove come l’e-commerce che, diversamente da un’attività di vicinato, può portare una clientela enorme o nulla, a seconda del variare di tanti fattori che talvolta non sono prevedibili. Se si vendono prodotti su Internet e su ogni transazione si guadagnano 10 €, per raggiungere quel reddito minimale bisogna realizzare 1.455 vendite. E chi ci ha provato sa che già realizzare la prima vendita è un traguardo da festeggiare.
Siamo convinti che l’abolizione del contributo minimale INPS possa liberare la voglia di fare impresa in Italia, possa aiutare la ripresa economica del nostro Paese e procurare maggiori entrate nelle casse dello Stato, a causa dell’aumento delle attività imprenditoriali. Inoltre è una riforma a costo zero, in quanto ai minori contributi corrispondono minori futuri versamenti pensionistici.”

Se condividi la nostra battaglia per L’ABOLIZIONE DEL CONTRIBUTO MINIMALE INPS. firma anche tu questa petizione, e gira ai tuoi amici, ai tuoi colleghi e a tutti i tuoi conoscenti il link a questa pagina per permettere anche a loro di firmare la petizione.
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