Perché, dalla Siria al Nepal, sono sempre i bambini le prime vittime, i più vulnerabili. Quelli immediatamente trasformati in lavoratori sfruttati, spose bambine, piccoli soldati. Quelli a cui viene distrutta l'infanzia, e quelli che, senza istruzione, sono condannati inevitabilmente alla povertà. Sono 28 milioni i bambini di tutto il mondo in questa condizione. Ma lo scorso anno solo l’1% degli aiuti umanitari è stato investito per dare loro una scuola.
Ma ora possiamo far capire ai ministi e ai capi di governo che i cittadini di tutto il mondo li guardano, e si aspettano una decisione forte, dal vertice decisivo che si svolgerà tra due giorni in Novergia. Clicca ora per mandare un messaggio: inondandoli possiamo spingerli a creare subito un Fondo per l’Istruzione nelle Aree di Emergenza. I messaggi più efficaci sono quelli personali e determinati, sempre restando educati: cerca di usare parole tue. Qui trovi qualche spunto:
- Vi chiedo di impegnarvi pubblicamente alla creazione di un Fondo Umanitario Globale e di una Piattaforma per il diritto all’Istruzione nelle Emergenze.
- 28 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione a causa di guerre, calamità naturali e altre emergenze.
- Ma lo scorso anno solo l’1% degli aiuti umanitari è stato dedicato all’istruzione.
- Questi bambini hanno già sofferto enormemente per le crisi che hanno colpito le loro nazioni.
- Se non agirete saranno ancora più deboli rispetto allo sfruttamento infantile.
- Serve un’azione urgente per proteggerli e garantirgli l’accesso a una scuola e all’istruzione.
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